In una splendida mattina di primavera, una sirena danzava leggiadra tra le onde cristalline, cullata dal suono dolce del mare. La vista delle imponenti montagne, che si stagliavano come custodi del cielo, attirò irresistibilmente la creatura, che si sentì chiamata a scalare le cime più alte. Con determinazione, si diresse verso il fiume, nuotando fino ad arrivare in una gola suggestiva.

Lì, tra le rocce e l’acqua cristallina, di fronte ad una grotta si celava un ragazzo dalla bellezza straordinaria, che la accolse con gentilezza. La voce melodiosa e lo sguardo caldo del giovane colpirono profondamente la creatura, che si sentì irresistibilmente attratta da lui. Tra i due si creò una magia senza tempo, che li accompagnò per molti anni, finché l’età inesorabile colpì l’uomo, mentre la sirena mantenne la sua eterna giovinezza.

La madre della sirena, che aveva creduto per anni che sua figlia fosse morta, la ritrovò invece, grazie ad un delfino, accanto ad un uomo anziano. Durante il viaggio di ritorno, la sirena e il delfino si imbatterono in Giove, che chiese della creatura amata dalla sirena e scoprì che l’uomo non poteva più camminare. Adirato per l’abbandono della sirena e per la fine della loro storia d’amore, decise di punirla trasformandola, insieme al pesce messaggero, in una statua di marmo.

Così, la loro bellezza fu immortalata in una magnifica opera d’arte, destinata a rimanere lì, sulla riva del fiume, accanto al Ponte delle Lacrime, come simbolo della bellezza e della tristezza dell’amore.